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Commenti al testo di Franca Colozzo
Bastet, mi chiamo - Bastet, my name is - من أنا؟ BASTET، اسم

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 Franca Colozzo - 05/09/2023 22:40:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]



Sono onorata di aver la mia poesia "BASTET mi chiamo", pubblicata anche sulla prestigiosa rivista internazionale AZHAR, il cui editore è il noto poeta di Cadice (Spagna), Jose Luis Rubio Zarzuela 🙏

https://www.calameo.com/read/00523598396d0762971d1...


I feel honored to have my poem "BASTET MY NAME", also published in the prestigious international magazine AZHAR, whose editor is the well-known poet from Cadiz (Spain), Jose Luis Rubio Zarzuela 🙏

 Franca Colozzo - 07/06/2023 00:59:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Sì, cara Annalisa, a parte il fatto che mi soprannominavano Cleopatra per la lunga chioma corvina e gli occhi dal colore verde cangiante, ho anche parenti egiziani acquisiti.
Ma amo così tanto l’Egitto che tutti i miei nickname sono riferiti a divinità egiziane (Maat, Ptah, etc.).
Fino ad Abu Simbel ho mosso i miei passi, fino alla città dei cammelli vicina al Sudan. Alto e Basso Egitto scorrono nei miei occhi come la processione delle statue di Luxor o gli anfratti che celano i faraoni nella valle dei Re e delle Regine.
Lunga è la storia in cui il mio pensiero affonda e si ritrova nel ventre della piramide di Cheope, smarrito e sgomento, come ogni mortale di fronte all’eternità manifesta.
Grazie del tuo significativo commento sul sacro femminino che la dea ben rappresenta. Magari sì, in qualche vita precedente, ho avuto a che fare con l’Egitto. Dovrei fare forse l’ipnosi regressiva...
Grazie, un abbraccio e buon proseguimento.

 Annalisa Scialpi - 06/06/2023 18:02:00 [ leggi altri commenti di Annalisa Scialpi » ]




Bellissima, un’invocazione piena di pathos e di verità.

Oggi abbiamo ridotto il maschile e il femminile a ’generi’,

sorretti da una sessualità genitale, che non eleva ma, anzi,

rende l’uomo schiavo. La dea riporta il sacro femminino, il

mistero, la notte... E’ decantata così bene che, chissà, magari

qualche tua vita precedente ha a che fare con l’antico Egitto?

Mi arriva questa impressione...Un abbraccio

 Franca Colozzo - 05/06/2023 22:54:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Grazie, caro Salvatore, del tuo originale commento. Mi succede a volte di andare in corto circuito, così mi escono delle poesie quanto meno strane e sorprendenti. In verità, sono una patita per l’egittologia essendo stata cinque volte in Egitto, due volte inviata dal M.A.E. n.q. di commissario esterno (da Istanbul) di Disegno e Storia dell’Arte.
In verità, se guardi la mia pagina personale su questo sito, il mio pseudonimo è proprio BASTET, la dea Gatto, tanto venerata in Egitto.
Sarà forse per via della mia colonia felina che vedo tante affinità con questa dea. Buonanotte.

 Salvatore Pizzo - 05/06/2023 02:11:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Mi pare di fare un tuffo nell’abisso dei millenni, mia cara Franca, leggendo questi tuoi versi grondanti dei segreti di divinità così lontane nel tempo, eppure tanto affascinanti nell’adombrare un futuro con visionarietà che si eleva a misticismo.
Trascinante con una flessuosità felina
Un caro saluto d grazie

 Franca Colozzo - 31/05/2023 23:14:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

La tua descrizione, caro Vincenzo, mi lascia esterrefatta. Non sapevo di scrivere qualcosa di così mitologico sulla scia delle "Tavole di Thoth".
In effetti, il mio pseudonimo BASTET mi segue anche qui su questo sito. Il richiamo all’antico Egitto è da sempre stato forte in me tanto da visitarlo ben sei volte.
Se vedi l’ultima mia foto qui, precorritrice di un viaggio fantastico attraverso il fascino dell’egittologia, capirai che mi sento trasportata verso una dimensione assai più spirituale, così ben descritta da te.
Forse le diverse vite coesistono attraverso stadi di conoscenza che solo menti allenate e consapevoli possono affrontare.
Credo veramente che universi paralleli coesistano come tante nostre vite che a volte riemergono nei sogni. L’inconscio, spesso insondabile da menti troppo razionali, può essere scrutato solo da chi ad esso si abbandona in uno stadio di semi-incoscienza di freudiana memoria.
Sì, BASTET mi chiamo... Grazie del tuo arguto commento che ha socchiuso le porte dell’inconscio. Buonanotte.

 Franca Colozzo - 31/05/2023 22:51:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Grazie Silvia, del tuo bel commento su questa mia esternazione poetica frutto di amarezze.
Pensando a questo mondo, in cui la specie umana tenta di dettar legge su tutti gli altri esseri del creato, ho fatto un balzo indietro nel tempo.
Oggi, che esiste solo conformismo mentale insieme ad una logica distorta della nostra presenza sulla Terra, mi sento come smarrita a ricercare le antiche radici tra noi e l’eternità.
Eccomi trasformata, dunque, in Bastet... Eccomi sospesa sul baratro della follia umana, come la stessa mia foto suggerisce. Un abbraccio affettuoso.

 SilviaDeAngeliss - 31/05/2023 15:53:00 [ leggi altri commenti di SilviaDeAngeliss » ]

Un notevole sguardo mitologico, in questo importante testo poetico, che si muove sui passi della dea Bastet, dea della casa, dei gatti, delle donne e della fertilità. Ella ha una personalità ben delineata, infatti racchiude in sè bellezza, forza e grande potenza.
Hai racchiuso nei versi, tutte queste caratteristiche, che fanno parte d’un sogno del passato, a cui tutti vorremmo attingere..
Lirica apprezzatissima.
Un caro saluto Franca.

 Vincenzo Corsaro - 31/05/2023 15:06:00 [ leggi altri commenti di Vincenzo Corsaro » ]

Che meraviglia per come l’hai scritta, mi sembra di leggere "Le Tavole di Thoth". Davvero una bella dedica a Bastet, una Dea molto antica, il cui nome significa "iniziatrice",  e con diversi aspetti: da un lato è spontanea e giocosa, dall’altro ti guida attraverso un viaggio interiore alla scoperta della tua forza e libertà personale.
Seduce e incanta, in lei vi sono il maschile solare e il femminile lunare, la forza luminosa e la potenza indipendente e misteriosa, segreta, femminina, lunare.
Era la Signora dell’amore, della gioia, del piacere, della danza e del canto e sotto la sua protezione erano posti gli animali a lei sacri, i gatti, ma anche chi incarnava questi aspetti di indipendenza e di fascino misterioso, di fragilità e di bellezza, quindi i bambini e le donne.
Ella era venerata e invocata dalle donne per avere in dono la fertilità e per proteggere poi la gravidanza. Bastet incarna ciò che di più intimo e femminile è rinchiuso dentro di noi e attende, a volte, unicamente di emergere: la sensualità e la dolcezza, il fascino e la generosità, l’amore e la passione, il desiderio e il piacere, la vita che rifulge in tutta la sua pienezza.
Bastet, mi chiamo.
Ciao :)